I fondi fotografici Faraggiana e Ferrandi di Novara

Il patrimonio civico museale novarese è costituito, tra gli altri, da fondi fotografici di grande interesse, datati fra Ottocento e Novecento, composti da fotografie e cartoline raccolte in album, o in parte sciolte. Tra questi, risultano di particolare valore storico e culturale le raccolte di immagini  appartenenti alle collezioni che la Famiglia Faraggiana ed il Capitano Ugo Ferrandi hanno donato al Comune di Novara durante il secolo scorso.

Dei 45 album fotografici arrivati fino ai giorni nostri, i 24 della donazione Ferrandi giacciono presso la civica Biblioteca Negroni e appartengono nominalmente ai numerosi fondi fotografici e documentali conservati dall’istituzione. Dei restanti 21 album, ai quali si aggiunge una piccola selezione di foto sciolte, appartenenti al fondo fotografico Faraggiana, 15 appartengono al Comune di Novara, mentre i restanti 6 è stato possibile includerli nel progetto di digitalizzazione grazie alla encomiabile mediazione della Fondazione Faraggiana, in quanto 3 di essi appartengono ad una collezione privata e 3 alle Suore delle Poverelle di Meina.   

 

In considerazione del grande valore documentario di tale fondi, si è inteso perseguire la loro corretta conservazione e salvaguardia, nonché la loro ampia valorizzazione, creando e caricando online questa teca digitale, grazie alle quale studiosi, studenti e chiunque ne sia interessato possano consultarli con facilità. Per far ciò, è stata eseguita la completa digitalizzazione delle immagini, in modo tale da renderle fruibili ed eliminando la possibilità di danneggiare i documenti cartacei a causa dell’eccessivo manéggio.

Il lavoro di schedatura delle immagini e degli album è stato eseguito grazie al fondamentale supporto scientifico della Fondazione Faraggiana, che ha contattato illustri studiosi e biografi, conoscitori dei membri della Famiglia Faraggiana e di Ugo Ferrandi, oltre che esperti di catalogazione tramite schede ministeriali. 

 

Dei 45 album fotografici presi in considerazione, 21 appartengono al fondo fotografico Faraggiana e sono stati realizzati tra la fine dell’Ottocento ed i primi decenni del Novecento, essendo stati poi donati da Alessandro Faraggiana e dalla madre Catherine Faraggiana Ferrandi al Comune di Novara.

Questi album si collocano in una precisa dimensione sociale e relazionale, l’alta borghesia di fine diciannovesimo secolo, e rivelano l’intenzionalità narrativa di coloro che li hanno realizzati, visto che la sequenza delle fotografie racconta frammenti della vita della famiglia Faraggiana, l’appartenenza ad un elevato ceto sociale e soprattutto la loro volontà di lasciare memoria del proprio vivere e del proprio mondo. Scorrendo le immagini si ripercorrono momenti di vita e di costume di un’epoca: gli scatti riproducono i raffinati saloni di rappresentanza dei loro palazzi, gli eleganti abiti femminili e di moda maschile indossati in momenti conviviali ed eventi mondani, vedute di Novara e di numerose altre località (tra le quali Meina ed Albissola), vere e proprie testimonianze di una società e di un passato ormai scomparsi.

Impossibile non ricordare i ritratti fotografici di personalità novaresi e di altri protagonisti della politica italiana legati per ragioni diverse alla famiglia, spesso in posa nello studio di un fotografo, come era uso dell’epoca, oppure ripresi durante eventi mondani o ritratti in incontri amichevoli, o momenti di svago. In ogni caso, le fotografie costituiscono il racconto di uomini ed avvenimenti passati ed in tal senso a volte assumono valore sociale, immagini mute ma eloquenti del mondo degli umili, come quando ritraggono i piccoli spazzacamini della Val Vigezzo nel giardino di Palazzo Faraggiana a Novara, oppure le cucitrici, la servitù e gli addetti alla dispensa ripresi nella villa di Meina e nei possedimenti di Castellazzo.

Da ultime, ma non meno importanti, le fotografie raccolte nei 5 album dedicati ai numerosi viaggi di Alessandro Faraggiana, intrapresi come esploratore in Tunisia, Egitto, Eritrea, India, Africa Orientale e Centrale e Nuova Zemlja di Siberia, in cerca di luoghi poco noti e di popolazioni “primitive”. Ai fini conoscitivi e documentali, il lascito più importante e fruibile dei suoi viaggi non sono i cimeli e gli animali tassidermizzati che sono confluiti nelle collezioni di famiglia, ma sono le riprese fotografiche, preziosa documentazione antropologica, strumento di memoria e divulgazione che ancora oggi contribuisce alla nostra conoscenza.

 

La civica Biblioteca Negroni conserva, invece, numerose fotografie raccolte in 24 album ed alcune foto sciolte che compongono il fondo fotografico Ferrandi. Si tratta soprattutto di album di viaggio e di una raccolta di cartoline d’epoca, collocabili tra l’ultimo ventennio dell’Ottocento e il primo trentennio del Novecento, del novarese Capitano Ugo Ferrandi. Il valore documentario di questi materiali è insostituibile per la storia delle esplorazioni coloniali italiane di fine Ottocento, ma anche per la storia sociale del novarese. Un cospicuo numero di immagini è rappresentato da  cartoline storiche provenienti dall’Europa, dall’Africa e dalle diverse regioni italiane, inclusi non pochi esempi di cartoline illustranti le principali località turistiche della provincia di Novara. Le fotografie, in parte acquistate e altre eseguite dallo stesso Ugo Ferrandi, documentano la sua lunga permanenza nei territori del Corno d’Africa ed illustrano i modelli di vita ed i costumi indigeni, rappresentando di conseguenza uno strumento insostituibile di conoscenza etnografica, grazie soprattutto alla permanenza dell’esploratore a stretto contatto con le popolazioni locali.

Comune di Novara

Per quanto riguarda le politiche di salvaguardia e, soprattutto, di valorizzazione dei beni artistici e culturali cittadini, il Comune di Novara ha intrapreso un percorso che pone come obiettivi primari  la promozione delle vocazioni del territorio, la connessione tra i "luoghi" e la soggettività sociale, la diversificazione dell'offerta, l'integrazione delle nuove tendenze con la cultura storica, il tutto per favorire la capacità di attrazione, anche turistica, della Città e consolidarne l’identità, anche a livello nazionale.
Oltre a patrocinare numerose iniziative culturali messe in atto dalle associazioni territoriali, il Comune di Novara partecipa alla gestione di importanti realtà delle quali è titolare, come la civica Biblioteca Negroni, la Cupola di San Gaudenzio, il Castello visconteo-sforzesco ed i musei civici della città, ossia la Galleria Giannoni, nel Complesso Monumentale del Broletto, il Museo di Storia Naturale Faraggiana Ferrandi, il Museo del Giocattolo, allestito nelle salette della Casa Museo Rognoni Salvaneschi, ed il nuovo Museo Archeologico della Città.
In linea con le recenti politiche di modernizzazione che coinvolgono anche tutti gli enti pubblici, il Comune di Novara, soprattutto in seno alla Biblioteca Negroni (centro della Rete del Sistema Bibliotecario del Basso Novarese) ed il settore Cultura-Musei, ha avviato, con il sostegno della Regione Piemonte e di numerose altre realtà a livello provinciale e locale, un percorso di digitalizzazione teso a rendere disponibile e fruibile in rete, tramite web site, data-base e piattaforme dedicate, il vasto patrimonio storico, artistico, archivistico e culturale cittadino.

La Fondazione Faraggiana

La Fondazione Faraggiana nasce per volere testamentario dell’ultimo erede della Famiglia Faraggiana, una delle famiglie più importanti della città di Novara e grande benefattrice: il Museo di Storia Naturale ed il Teatro Faraggiana sono infatti doni della famiglia alla Città.
Alessandro Faraggiana, da cultore delle scienze e appassionato di viaggi ed esplorazioni, lascia nel suo testamento una disposizione molto chiara: alla sua morte dovrà essere costituita una fondazione che abbia come scopo la diffusione del sapere scientifico e della conoscenza della storia naturale.
Dopo qualche anno dalla morte di Alessandro, nel 1980 inizia l’attività della Fondazione che continua sino ad oggi, con la mission di divulgare il sapere, concorrere alla manutenzione ed ampliamento del Museo di Storia Naturale Faraggiana Ferrandi, allestito nel Palazzo Faraggiana, curare la buona manutenzione delle Tombe Faraggiana e Ferrandi nel cimitero di Novara, interpretare i sentimenti della famiglia rivolti all’applicazione di finalità benefiche o culturali, e intraprendere attività culturali, che includano cicli di conferenze divulgative a tema storico, scientifico, umanistico, ad opera di illustri relatori.